La situazione venutasi a creare dopo le continue decisioni-non decisioni nell’estate 2018 prese dagli organi della giustizia sportiva e non impone una serie di riflessioni allo scopo di cercare di fare chiarezza e, magari, prevedere i futuri sviluppi. Dunque, la prima cosa da far rilevare è la differenza che esiste tra una decisione nel merito ed un giudizio basato sul cosiddetto vizio di forma. Si tratta di due cose diverse, la prima ovviamente prende in esame i fatti accertati ed opta per una versione o per l’altra, la seconda no, essa si basa sul rispetto delle pre-condizioni necessarie per arrivare ad un giudizio. Detto in parole povere, un avvocato non può presentare istanza direttamente alla Cassazione per sveltire i tempi del giudizio, deve prima passare per il giudizio del Tribunale e poi della Corte d’Appello, altrimenti la sua richiesta verrà rigettata sicuramente. E’ quanto è accaduto mercoledì scorso al Collegio di Garanzia del Coni che ha rigettato tutte le istanze (a maggioranza) poiché le ricorrenti non avevano seguito i gradi di giudizio previsti (Tribunale Federale e Caf) prima di rivolgersi al Collegio stesso; eppure incredibilmente questo che è stato un giudizio preso mettendo in primo luogo in evidenza il vizio di forma insito nelle istanze rigettate, tutti però (compreso il Presidente della Lega di Serie B Balata) hanno preso la cosa come un giudizio nel merito teso ad accogliere la ‘tesi’ della B a 19 squadre. Sabato pomeriggio è invece arrivato il pronunciamento del Tar del Lazio sull’istanza promossa da Pro Vercelli e Ternana le quali, avendo esaurito i 3 gradi della giustizia sportiva, si sono rivolte al Tar per bloccare la decisione del Coni di accettare la B a 19: il Tar (nella persona del giudice monocratico, cioè unico) ha dato loro ragione rinviando al 9 Ottobre la decisione da prendersi nel merito da parte delle Camere di Consiglio del Tar , cioè decidere sulla B a 19. Dunque nel frattempo è stata bloccata la decisione del Collegio di Garanzia del Coni ed il 9 Ottobre si avrà una decisione nel merito del ripescaggio della Pro Vercelli e della Ternana. Si perché le altre squadre (subito accodatesi) al momento non hanno titolo, a meno che non abbiano percorso la stessa strada delle due ricorrenti. Naturalmente il Presidente della Serie C Gravina ha colto la palla al balzo ed ha rinviato a data da destinarsi anche le gare che vendono coinvolte Siena, Novara e Catania (il cui ricorso fatto dai tifosi è stato parimenti rigettato dallo stesso Tar del Lazio ieri). Sono dunque 20 partite rinviate in 4 giornate (è previsto infatti un turno infrasettimanale il 26 settembre) che sarà ben difficile recuperare nella stagione regolare, va infatti considerato che bisogna prendere in considerazione non solo le 5 “ricorrenti” ma anche quelle che sono le loro avversarie di turno che possono essere impegnate in C. Italia, possono poi verificarsi eventi atmosferici o di altro genere che obbligano al rinvio di una o più partite (succede ogni anno) e considerare anche il mese scarso di sosta cui la Serie C ha abituato a Gennaio.
A parte questo non c’è per ora un’azione da parte della Lega di Serie B che, compatta, aveva gioito alla non decisione del Collegio di Garanzia del Coni ritenendola favorevole ad essa nel merito. Impugnare la decisione del Tar del Lazio portandola al Consiglio di Stato sembrerebbe una mossa esagerata, ma non ci stupiamo più di niente, la prossima settimana vedremo cosa succederà, in questo continuo rimpallo tra organi giudicanti di qualsiasi genere.
Lascia un commento