La straordinaria situazione emergenziale collegata al COVID-19 risulta quanto mai complessa e sta esercitando pressioni a livello mondiale, incidendo pesantemente sulla società e sulla economia con particolari ripercussioni sul mondo lavoro.
Tale situazione ci ha trovato inevitabilmente impreparati con particolari ricadute su alcuni servizi essenziali alla cittadinanza.
In questo ambito la gestione dei rifiuti urbani, non ne è esente e per assicurare la corretta gestione del servizio di raccolta, trattamento e smaltimento finale, è necessario adottare misure straordinarie per garantire un adeguato livello di sicurezza per i lavoratori del settore, nonché della tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
Questione completamente opposta si rileva per i rifiuti industriali, la necessità di interrompere le attività non “essenziali” ha visto calare drasticamente i volumi da gestire costringendo molte attività operanti nel settore a ridurre gli orari di lavoro dei propri dipendenti, salvo le attività che gestiscono i rifiuti ospedalieri, in questo caso evidentemente si è avuta una impennata di volumi da trattare.
Tornando ai rifiuti urbani, la complessa situazione emergenziale ha evidenziato ancora di più le annose criticità della gestione dei rifiuti a livello nazionale soprattutto per quanto riguarda la non omogeneità del servizio di raccolta, collegata ad un sistema impiantistico limitato sia tecnicamente che logisticamente, costringendo a spostare i rifiuti su gomma per lunghissime tratte.
Le criticità sopra espresse, fino ad oggi hanno costretto in molti casi ad inviare elevate quantità di rifiuti prodotti verso altri stati, situazione ad oggi non più possibile per la chiusura di alcune frontiere, a cui si va ad aggiungere la scelta autonoma, di alcuni impianti nazionali, di adottare misure più restrittive per il principio di precauzione.
Come segnalato anche dal ministero dell’Ambiente, per superare questo momento di grave criticità del sistema, si sta ricorrendo a misure che consentono agli impianti presenti sul territorio nazionale di poter gestire gli inevitabili sovraccarichi di materiale, per cercare di evitare la concreta possibilità di interruzione dei servizi di raccolta dei rifiuti.
Queste misure sono demandate alle regioni e alle provincie che devono esprimersi il prima possibile in tal senso dando indicazioni precise agli impianti per le rispettive competenze territoriali.
In questa situazione le misure non possono che riguardare un incremento della capacità di stoccaggio degli impianti compreso i centri comunali di raccolta, valutare la possibilità di deroghe
autorizzative per gli impianti di gestione dei rifiuti industriali e un uso lungimirante degli
inceneritori e delle discariche, impianti ad oggi comunque necessari per lo smaltimento della parte
non recuperabile dei rifiuti che, privilegiando sempre e comunque il riciclo e il recupero dei
materiali.
In questo contesto emergenziale la città di Livorno, si sta comportando abbastanza bene, è molto
importante, solamente per chi risulta positivo al virus o in quarantena, interrompere la raccolta
differenziata e gettare tutto all’interno di un unico contenitore. AAMPS per i positivi al Covid-19
consegna un kit composto da sacchi, contenitori in cartone e nastro adesivo. In ogni caso, in
mancanza del kit, è comunque sempre preferibile utilizzare i sacchetti della raccolta indifferenziata,
meglio se due tre sacchetti uno dentro all’altro per evitare strappi, chiudendo il sacchetto con dei
lacci resistenti o meglio con del nastro adesivo.
Tale operazione, deve essere fatta indossando i guanti monouso per poi gettarli in nuovi sacchetti
per il successivo smaltimento e come indicazioni date da alcuni enti, per i possessori di animali
domestici è molto importante non tenerli nei locali dove sono presenti i rifiuti.
Una accortezza fondamentale per tutti è quella di smaltire i fazzoletti di carta nella raccolta
indifferenziata, a tal proposito AAMPS ha interrotto, la raccolta della carta e del cartone.
Stante la situazione, è opportuno il ritiro dell’indifferenziato ogni giorno.
Fortunatamente ad oggi a Livorno i contagi risultano minori rispetto ad altre situazioni, alcune
drammatiche, che abbiamo sulla penisola, è quindi importante, dare dei messaggi chiari ai cittadini;
la raccolta differenziata dei rifiuti resta fondamentale anche in una situazione drammatica come
quella che stiamo vivendo.
Il rischio di vero collasso del sistema è reale ed è una situazione che l’emergenza sanitaria ha
sicuramente aggravato evidenziandone i limiti, comunque strutturali, di tutta la filiera nazionale,
questioni che dovrebbero far riflettere tutti gli addetti ai lavori.
Un giusto pensiero di gratitudine va a chi è in prima linea ovvero agli operatori “stradali” che
devono operare con gli opportuni dispositivi di protezione e gli operatori “invisibili” ovvero gli
addetti alla successiva selezione della raccolta differenziata, anch’essi dotati di specifici DPI, e che
stanno operando in condizioni ancora più difficili, una situazione surreale che speriamo passi
presto.
di Nicola Suggi
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