Ancora una notturna per il Livorno che nel posticipo della terza giornata di campionato lunedì ospita la grande rivelazione dell’ultimo torneo cadetto: il Latina. I nerazzurri lo scorso anno, da matricola assoluta, centrarono un sorprendente terzo posto e arrivarono ad un soffio dalla Serie A cedendo solo in finale contro il Cesena. Quest’anno alla guida dei pontini non c’è più Breda ma l’esperto Mario Beretta e l’obiettivo della Serie A, stavolta è dichiarato, impossibile viaggiare a fari spenti.
Il Livorno dopo il balbettante esordio contro il Carpi ha trovato una bella e importante vittoria sul difficile campo di Brescia mentre i laziali hanno effettuato il percorso inverso: dopo il successo all’esordio contro il Crotone nel recupero della prima giornata si sono fatti imporre il pareggio, fallendo anche un rigore, da un Vicenza ripescato all’ultimo istante e in inferiorità numerica per 80′. In ogni caso per entrambe le compagini i punti in classifica sono quattro e un eventuale successo proietterebbe subito una delle due squadre nelle zone altissime della classifica. Vero, siamo solo all’inizio, però guardare il resto del gruppo dall’alto sarebbe una bella iniezione di fiducia. E male non fa.
Mister Gautieri rispetto al match del “Rigamonti” recupererà Galabinov che è rientrato dagli impegni con la nazionale bulgara. Le uniche novità nello scacchiere amaranto probabilmente riguarderanno proprio il settore offensivo con il rientro di GalaGol e il lancio di Siligardi (tra i migliori a Brescia) dal primo minuto. Per l’altro posto scalpita l’ex Jefferson mentre sono in calo le quotazioni di Cutolo che in questo avvio ha mostrato i suoi numeri ma è sembrato un po’ in ritardo di condizione. In casa pontina Beretta dopo il mezzo passo falso del “Menti” potrebbe rimescolare le carte. In attacco ballottaggio tra Sforzini e Paolucci con il primo favorito. Confermatissima invece la difesa, l’unica di tutta la cadetteria a non aver ancora subito una rete.
Se è prematuro parlare di scontro diretto in chiave playoff sicuramente il match di lunedì sera rappresenta un ottimo test per capire che tipo di torneo faranno le due squadre in campo. Chi perde non è perduto ma chi vince… è più contento.
Luca Aprea, www.amaranta.it
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