Nell’oggetto della richiesta si legge che la domanda del terminal operator del gruppo Grimaldi è volta a garantire la prosecuzione operativa dell’attività terminalistica, in correlazione a una proposta di progetto di riorganizzazione delle aree e banchine in concessione. Assieme alla domanda per la gestione di una porzione della Darsena Europa, Tdt ha infatti presentato un’istanza di modifica del contenuto della concessione demaniale, avente ad oggetto la retrocessione di 150.000 mq di aree di 492 metri lineari di banchine e la corrispettiva acquisizione di 194.000 mq di aree e di 600 metri lineari di banchine insistenti sul Terminal Darsena Europa. Contemporaneamente, la società ha chiesto l’estensione temporale della durata dell’attuale concessione, in misura adeguata agli investimenti e al progetto industriale proposti.
Il progetto messo nero su bianco da Tdt, corredato da un’adeguata e completa documentazione tecnica, si svilupperebbe intorno a un investimento completamente privato di circa 180 milioni di euro. Una richiesta articolata sostanzialmente in tre punti principali.
– il primo evidenzia il valore di un’iniziativa imprenditoriale finalizzata a garantire la continuità operativa della società anche all’interno del nuovo scenario portuale delineato dalla Darsena Europa, ma soprattutto dettato dalla volontà di preservare e al contempo sviluppare un rilancio per il traffico contenitori che all’ombra dei Quattro Mori pare andare sempre più in sofferenza (anche a vantaggio di porti limitrofi e concorrenti, come quello della Spezia, dove attraccano già oggi portacointainer da 24mila teu). Le attuali limitazioni dettate dalla conformazione e dai fondali poco profondi della Darsena Toscana, in contrapposizione stridente con la tendenza sempre più marcata al cosiddetto ‘gigantismo’ navale, non consentono quasi al 45% delle portacontainer in circolazione di fare scalo a Livorno, una che sale al 56% se si prendono in considerazione le unità che risultano essere in costruzione nei cantieri. Una mossa finalizzata, secondo la visione a medio-lungo termine della società, a garantire a Tdt un futuro nel settore della movimentazione container, compiendo un salto di qualità verso il deepwater e le navi megamax.
– il secondo riguarda la modifica sostanziale di gran parte dell’attuale concessione demaniale: Tdt propone una riconfigurazione degli spazi, con la retrocessione di oltre 150mila metri quadri di aree e la relativa banchina, e la contemporanea traslazione verso un’area ancora maggiore e soprattutto corredata da 600 metri di banchina all’interno del nuovo Terminal Darsena Europa.
– terzo punto si chiede un’estensione almeno trentennale della durata della concessione attualmente in essere, motivandola con il piano industriale presentato e con i significativi investimenti previsti per l’adeguamento e lo sviluppo delle attività all’interno della nuova infrastruttura. Una volta incassato il via libera e consolidati i piazzali con il termine dell’intervento da parte dell’AdSp, la tempistica ipotizzata da Tdt dovrebbe prevedere l’apertura dei cantieri a partire dal 2027. Sia per la realizzazione dei primi piazzali e dei sottoservizi, sia per i già menzionati 600 metri di banchina a mare.
Il tutto corredato dall’acquisto e dal posizionamento di gru e mezzi di piazzale fondamentali per farsi trovare pronti ad iniziare l’attività commerciale vera e propria nel 2030.
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