Archiviato il Triangolare, è già ora di pensare al prossimo avversario del Livorno. Sulla strada degli amaranto si presenterà infatti il Bra. Andiamo alla scoperta dei Giallorossi.
LA STORIA – Nel 1913 fu fondato l’US Braidese, con i colori sociali bianco e azzurro. Undici anni dopo il cambio di denominazione in SS Braidese. Nel 1926 venne inaugurato lo stadio in viale Madonna dei Fiori. Per la prima volta nella stagione 1926-27 la Braidese vinse il campionato di III Divisione Piemontese e salì in II Divisione, l’equivalente della odierna Serie C.
Dopodichè per i piemontesi si aprì un periodo nero che culminò con lo sciogliersi della società nel 1933. Il Bra venne rifondato poi nel 1937 e adottò come colori sociali il giallo e il rosso. Più avanti tornarono anche il bianco e l’azzurro. Dopo lo stop forzato dalla guerra nel 1946 ripreso le attività calcistiche braidesi, con la formazione ammessa in Serie C. La squadra rimase ancora inattiva dal 1949 al 1951. Altro cambio di denominazione nel 1955 quando fu fondata la Virtus Bra che riadottò come colori sociali il giallo e il rosso. Nel 1959 a campionato in corso la società si sciolse e l’anno seguente partecipò alla Seconda Categoria. I giallorossi rimasero in questa categoria fino al 1965. La società dopo essere stata nuovamente inattiva si iscrisse in Terza Categoria. La lunga risalita culminò nel 2012 con il ritornò in Serie D e la conquista, l’anno seguente, di una storica promozione in Lega Pro Seconda Divisione. La stagione fu però molto complicata e il Bra retrocesse dopo un anno di professionismo. Dopo più di dieci anni di attesa, il Bra, nella stagione 2024-25 riabbraccia i professionisti dopo una splendida cavalcata nel girone A di Serie D.
IL TECNICO – Fabio Nisticò, classe 1975, specialista in salvezze, è l’allenatore dei piemontesi che in questo campionato si è regalato una stagione da protagonista assoluto con il Bra. La sua carriera da allenatore è ricca di esperienze che spaziano dal Verbania al Santhià, passando per Pinerolo, Rivoli, Chisola (dove conquistò la Coppa Italia Eccellenza), Pavia, e nuovamente Rivoli e Chisola, fino ad arrivare al Chieri. Nella stagione appena conclusa è stata una cavalcata entusiasmante, che riporta il Bra tra i professionisti dopo 11 anni. Promozione arrivata con tre giornate d’anticipo. Dalla prima all’ultima giornata, i suoi ragazzi hanno guidato la classifica, senza mai dare segni di cedimento. Tecnico esperto e versatile, capace di adattarsi a diverse realtà e di ottenere risultati importanti, grazie sua profonda conoscenza del calcio locale e nella sua capacità di costruire squadre competitive.
LA STAGIONE DEI PIEMONTESI – Resterà nella storia del club e del Girone A di Serie D, il campionato dei giallorossi di Fabio Nisticò che hanno conquistato la promozione aritmetica in Serie C, al termine di una stagione travolgente e di un finale emozionante. Dopo la vittoria ottenuta ad Imperia, grazie alle reti di Legal e Minaj, i piemontesi hanno sancito il verdetto tanto atteso: il Bra è campione del girone A e nella prossima stagione giocherà tra i professionisti. Quanto fatto dai giallorossi entra di diritto nella storia dello sport locale perché quello del Bra era uno dei budget più bassi del girone e l’obiettivo era una salvezza tranquilla. I numeri del Bra sono quelli di una macchina perfetta: 24 vittorie in 34 partite, 69 gol fatti (miglior attacco), solo 20 reti subite, una ogni due partite, per quella che è di gran lunga la miglior difesa del campionato. Si tratta di un piccolo grande capolavoro della società e di quel mister Nisticò in cui non molti credevano a inizio stagione.
Invece in panchina l’ex Chieri che era partito con un pareggio casalingo contro l’Asti, prima di far capire a tutti di che pasta è fatto il Bra: 18 gol fatti e 1 solo subito in cinque partite, un ruolino da schiacciasassi. Nemmeno la sconfitta sfortunata con il Chisola toglie il sorriso ai giallorossi che inanellano altre tre vittorie e volano a +5. Nel Bra hanno segnato tutti, da Costantino ad Aloia e Minaj, dieci gol a testa, a Tuzza con nove. È un trionfo di Nisticò, della squadra, ma soprattutto di una società seria guidata da quasi 20 anni dal patron Germanetti e dal dg Pietro Sartori, da 29 anni con il giallorosso cucito sulla pelle.
PRECEDENTI IN CAMPIONATO – Quella del ‘Picchi’ sarà la prima sfida tra le due compagini nella Poule Scudetto. Tra Livorno e Bra ci sono solo due precedenti in campionato che risalgono addirittura a 33 anni fa, al Campionato Nazionale Dilettanti, della stagione 1992-93. Il bilancio è a favore del Livorno: una vitoria ed un pareggio, con 4 reti segnate degli amaranto e 3 dai giallorossi. Si tratta del primo e unico successo amaranto in casa: era il 13 settembre del 1992 alla seconda giornata del Campionato Nazionale Dilettanti. Fu una stagione di livello per gli amaranto che al termine della stagione furono ammessi in Serie C2 a completamento degli organici. I giallorossi sbloccarono il match grazie a Fava. Poi il Livorno raggiunge la parità qualche minuto più tardi con Moschetti. Al 43′ passano in vantaggio gli amaranto ancora con Moschetti ma dopo 60 secondi il Bra trovò il pareggio grazie alla rete di De Santis. Le emozioni non finirono, perché al 65’ il Livorno passò nuovamente in vantaggio con Campistri, che siglò il 3-2 finale. Risale al 17 gennaio 1993 l’ultimo incrocio tra le due squadre: 1-1 nel 1992-93, con i gol di De Santis (Bra) e Peluffo (Livorno).
LA STORIA – Nel 1913 fu fondato l’US Braidese, con i colori sociali bianco e azzurro. Undici anni dopo il cambio di denominazione in SS Braidese. Nel 1926 venne inaugurato lo stadio in viale Madonna dei Fiori. Per la prima volta nella stagione 1926-27 la Braidese vinse il campionato di III Divisione Piemontese e salì in II Divisione, l’equivalente della odierna Serie C.
Dopodichè per i piemontesi si aprì un periodo nero che culminò con lo sciogliersi della società nel 1933. Il Bra venne rifondato poi nel 1937 e adottò come colori sociali il giallo e il rosso. Più avanti tornarono anche il bianco e l’azzurro. Dopo lo stop forzato dalla guerra nel 1946 ripreso le attività calcistiche braidesi, con la formazione ammessa in Serie C. La squadra rimase ancora inattiva dal 1949 al 1951. Altro cambio di denominazione nel 1955 quando fu fondata la Virtus Bra che riadottò come colori sociali il giallo e il rosso. Nel 1959 a campionato in corso la società si sciolse e l’anno seguente partecipò alla Seconda Categoria. I giallorossi rimasero in questa categoria fino al 1965. La società dopo essere stata nuovamente inattiva si iscrisse in Terza Categoria. La lunga risalita culminò nel 2012 con il ritornò in Serie D e la conquista, l’anno seguente, di una storica promozione in Lega Pro Seconda Divisione. La stagione fu però molto complicata e il Bra retrocesse dopo un anno di professionismo. Dopo più di dieci anni di attesa, il Bra, nella stagione 2024-25 riabbraccia i professionisti dopo una splendida cavalcata nel girone A di Serie D.
IL TECNICO – Fabio Nisticò, classe 1975, specialista in salvezze, è l’allenatore dei piemontesi che in questo campionato si è regalato una stagione da protagonista assoluto con il Bra. La sua carriera da allenatore è ricca di esperienze che spaziano dal Verbania al Santhià, passando per Pinerolo, Rivoli, Chisola (dove conquistò la Coppa Italia Eccellenza), Pavia, e nuovamente Rivoli e Chisola, fino ad arrivare al Chieri. Nella stagione appena conclusa è stata una cavalcata entusiasmante, che riporta il Bra tra i professionisti dopo 11 anni. Promozione arrivata con tre giornate d’anticipo. Dalla prima all’ultima giornata, i suoi ragazzi hanno guidato la classifica, senza mai dare segni di cedimento. Tecnico esperto e versatile, capace di adattarsi a diverse realtà e di ottenere risultati importanti, grazie sua profonda conoscenza del calcio locale e nella sua capacità di costruire squadre competitive.
LA STAGIONE DEI PIEMONTESI – Resterà nella storia del club e del Girone A di Serie D, il campionato dei giallorossi di Fabio Nisticò che hanno conquistato la promozione aritmetica in Serie C, al termine di una stagione travolgente e di un finale emozionante. Dopo la vittoria ottenuta ad Imperia, grazie alle reti di Legal e Minaj, i piemontesi hanno sancito il verdetto tanto atteso: il Bra è campione del girone A e nella prossima stagione giocherà tra i professionisti. Quanto fatto dai giallorossi entra di diritto nella storia dello sport locale perché quello del Bra era uno dei budget più bassi del girone e l’obiettivo era una salvezza tranquilla. I numeri del Bra sono quelli di una macchina perfetta: 24 vittorie in 34 partite, 69 gol fatti (miglior attacco), solo 20 reti subite, una ogni due partite, per quella che è di gran lunga la miglior difesa del campionato. Si tratta di un piccolo grande capolavoro della società e di quel mister Nisticò in cui non molti credevano a inizio stagione.
Invece in panchina l’ex Chieri che era partito con un pareggio casalingo contro l’Asti, prima di far capire a tutti di che pasta è fatto il Bra: 18 gol fatti e 1 solo subito in cinque partite, un ruolino da schiacciasassi. Nemmeno la sconfitta sfortunata con il Chisola toglie il sorriso ai giallorossi che inanellano altre tre vittorie e volano a +5. Nel Bra hanno segnato tutti, da Costantino ad Aloia e Minaj, dieci gol a testa, a Tuzza con nove. È un trionfo di Nisticò, della squadra, ma soprattutto di una società seria guidata da quasi 20 anni dal patron Germanetti e dal dg Pietro Sartori, da 29 anni con il giallorosso cucito sulla pelle.
PRECEDENTI IN CAMPIONATO – Quella del ‘Picchi’ sarà la prima sfida tra le due compagini nella Poule Scudetto. Tra Livorno e Bra ci sono solo due precedenti in campionato che risalgono addirittura a 33 anni fa, al Campionato Nazionale Dilettanti, della stagione 1992-93. Il bilancio è a favore del Livorno: una vitoria ed un pareggio, con 4 reti segnate degli amaranto e 3 dai giallorossi. Si tratta del primo e unico successo amaranto in casa: era il 13 settembre del 1992 alla seconda giornata del Campionato Nazionale Dilettanti. Fu una stagione di livello per gli amaranto che al termine della stagione furono ammessi in Serie C2 a completamento degli organici. I giallorossi sbloccarono il match grazie a Fava. Poi il Livorno raggiunge la parità qualche minuto più tardi con Moschetti. Al 43′ passano in vantaggio gli amaranto ancora con Moschetti ma dopo 60 secondi il Bra trovò il pareggio grazie alla rete di De Santis. Le emozioni non finirono, perché al 65’ il Livorno passò nuovamente in vantaggio con Campistri, che siglò il 3-2 finale. Risale al 17 gennaio 1993 l’ultimo incrocio tra le due squadre: 1-1 nel 1992-93, con i gol di De Santis (Bra) e Peluffo (Livorno).
di Carlo Pannocchia
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