“Inaccettabile la mancata sospensione del rave-party abusivo alla ex-TRW. Sapevamo da tempo cosa accadeva in quel luogo”. Va giù duro il consigliere comunale della Lega Carlo Ghiozzi: “A maggio, durante la campagna elettorale, denunciai, documentando con fotografie, che era troppo facile per gli sbandati l’ingresso nella ex-fabbrica. I magazzini dismessi della ex-TRW, simbolo del decadimento economico cittadino, erano già stati più volte scenario di rave-party abusivi e solo per miracolo non era ancora successo niente di grave alle centinaia di giovani che in precedenza erano già stati lì.
Oggi, dopo una tre giorni di droghe e sballo liberi in questi luoghi abbandonati, quello che non avremmo mai voluto sentire, è accaduto realmente.
L’Amministrazione ora deve dare delle risposte: perché, nonostante i precedenti e le denunce, non si è evitato che fosse nuovamente organizzato un rave-party in quel luogo abbandonato? Perché non si è fermato questo spettacolo della morte subito al primo giorno? Perché non si è intervenuti immediatamente contro lo spaccio e l’abuso di alcool e sostanze stupefacenti?
Non sono sufficienti le parole del Sindaco che scaricano le responsabilità sulla sola proprietà dell’area. I precedenti c’erano già stati nei mesi ed anni passati ed era necessario intervenire fin da subito senza aspettare l’estremo fatto tragico: prima di scoprire il corpo senza vita della giovane donna poi, numerosi giovani in questi tre giorni avevano fatto abuso di droghe ricorrendo a cure mediche, ed erano stati trovati anche a vagare senza conoscenza tra i binari della ferrovia.
Non si poteva intervenire? Forse la saluta e la vita di questi ragazzi non erano una seria ragione per consentire di sgomberare in modo coordinato quell’area?
La situazione che si è creata in questi tre giorni non era minimamente da tollerare. Andava immediatamente ristabilito l’ordine. Di queste mancanze riteniamo che qualcuno debba rispondere in prima persona; l’immagine che ne esce fuori è quella di una città che tollera queste situazioni di utilizzo di droghe libere utili solo a distruggere la vita.
Ma una riflessione è doverosa su come molta parte della nostra gioventù si lascia devastare dall’utilizzo di sostanze stupefacenti. Di fronte a questa tragedia, mi è tornato alla mente un vecchio slogan del Fronte della Gioventù che recitava: “Non droghe per morire ma Ideali per Vivere!”; oggi più che mai, di fronte ad un relativismo che ha raggiunto ormai gli estremi incontrollati, sarebbe molto più costruttivo da parte dei giovani tornare ad intraprendere quella buona battaglia per gli ideali ed i valori basata sul confronto costruttivo di idee al fine di contribuire al concreto miglioramento della nostra terra.
Spero fermamente in una Contro-Rivoluzione in questo senso!”
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