E’ polemica sul porto turistico del Mediceo, protestano i circoli nautici, preoccupati per il loro futuro. “Lo specchio del Mediceo – si legge in una nota inviata dai circoli nautici – è assegnato ad Azimut di cui i circoli dovrebbero divenire tributari secondo le regole del profitto. Quasi tutti saranno condannati all’estinzione, senza riguardo alcuno per il loro passato, come nel caso del Circolo Nautico Livorno, fregiato dal Coni di Stella d’Argento Stella d’Oro al merito sportivo”.
“E’ chiaramente inammissibile – continua la nota – che un’autorità pubblica privi i circoli delle loro antiche concessioni, imponendo di sottoscrivere l’impegno in favore di una società addirittura prima ancora di averle consegnato la concessione. Il Circolo Nautico e l’intera associazione dei Circoli, nelle more della realizzazione del porto turistico della Bellana (di cui si discute, ad oggi senza costrutto, almeno dalla metà ̀ degli anni ’70) hanno proposto un ricorso straordinario al Capo dello Stato, con richiesta di sospensione dello sfratto, di cui l’Autorità non ha ad oggi tenuto conto, mantenendo fermo il preavviso di sfratto. Come contentino viene detto che sarà assegnata in via provvisoria una parte della banchina 75: del tutto inadatta e insufficiente, come la stessa Autorità portuale sa bene”.
“Nel 2013 la banchina 75 fu messa a disposizione – prosegue la nota – e attrezzata per le imbarcazioni partecipanti al Trofeo velico Accademia e sebbene il Piano Regolatore Portuale non preveda limitazioni ad usare la 75 per il diporto, ma anzi contempli la destinazione a servizi per lo stesso, poiché non è stata rilasciata concessione alcuna per farvi attraccare le navi da crociera, l’AdPS, con argomentazioni pretestuose, ha opposto un diniego per la delocalizzazione dei circoli, prevista già da un accordo ministeriale del 2007, cui parteciparono, fra gli altri, anche l’Autorità Portuale, la Capitaneria di Porto ed il Comune. I circoli hanno chiesto invano il rispetto di quell’accordo, per la provvisoria delocalizzazione delle loro concessioni”.
“Tra l’altro il Comune, con circa lo 0,90% delle azioni di PAM – conclude la nota – non è spettatore, ma deve rappresentare gli interessi dei cittadini, particolarmente di quelli impegnati nella vita delle attività ̀ sociali, delle aggregazioni e delle tradizioni storiche e culturali (sport della Vela, manifestazioni della Pesca, Coppa Risiatori, la Coppa Barontini, la Processione a Mare, il trofeo della Liberazione, il Palio dei ragazzi diversamente abili…) sancite anche dal Piano regolatore portuale”.
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