Al termine di una intensa giornata di sopralluoghi nelle varie zone della città colpite dalla furia dell’acqua, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, traccia un primo bilancio su ciò che ha potuto vedere con i suoi occhi.
“Dobbiamo continuare – questa la sua riflessione – l’opera di mitigazione dei rischi. Perché la lezione che dobbiamo trarre da ciò che è accaduto qui è che nessun intervento é purtroppo in grado di metterci completamente al riparo dai danni. E noi dobbiamo riflettere molto di più sugli interventi da fare, ad esempio, per evitare le morti. Dobbiamo investire su questo, e noi lo stiamo facendo, ma purtroppo non è mai abbastanza”.
Il presidente Rossi ha parlato poi di un evento “pesantissimo” ma che ormai deve purtroppo essere considerato usuale.
“In Toscana – ha poi aggiunto – abbiamo buone leggi urbanistiche, leggi di tutela, vincoli di inedificabilitá, eppure ciò che ho visto stamani sul Rio Ardenza mi ha fatto capire come noi uomini possiamo essere davvero piccoli, quando la forza della natura si scatena in modo inconcepibile. E ciò che è accaduto qui merita una riflessione a 360 gradi come quella che ci invita a fare il Presidente della Repubblica”.
Rossi ha voluto infine dedicare un pensiero ai tanti cittadini che ha visto impegnati a ricucire le ferite di un territorio davvero provato.
“I livornesi sono straordinari, così come straordinario é il loro spirito di reazione, a partire dalla gioventù, che rappresenta l’ossatura portante di questo impegno, che mi appare commovente”. Queste le sue considerazioni finali prima di lasciare la costa per fare ritorno a Firenze.
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