I rappresentanti delle associazioni hanno affermato che i disservizi del porto ricadono sempre sugli autotrasportatori, causando pesanti danni economici. Hanno inoltre spiegato che le attese non sono adeguatamente tracciate dai sistemi ufficiali e che i dati forniti da varchi e terminal risultano incompleti. Per questo, è stata avanzata la richiesta all’Autorità di Sistema Portuale di integrare il Port Control System con i dispositivi di tracciamento installati sui mezzi, come già avviene a La Spezia.
Secondo le associazioni, il porto di Livorno deve modernizzarsi e digitalizzarsi per restare competitivo e non far gravare inefficienze e ritardi sull’anello più debole della catena logistica: gli autotrasportatori. Hanno inoltre sottolineato che chi trasporta merci deve poter contare su tempi certi e adeguatamente retribuiti, anche in caso di imprevisti non dipendenti da loro.
Infine, pur riconoscendo che l’introduzione della Port Fee ha parzialmente riequilibrato la situazione, le associazioni confidano che il nuovo Osservatorio dell’Adsp possa affrontare con efficacia le numerose criticità del sistema portuale, dalle perdite di viaggi alla gestione inefficiente dei container, proponendo un modello logistico più funzionale per tutti gli attori coinvolti.















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