La Regione Toscana, all’interno del Fondo Sociale Europeo 2014-2020, ha approvato le graduatorie dei progetti per gli “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, ovvero quei progetti finalizzati ad interventi per l’impiego temporaneo e straordinario in lavori di pubblica utilità.
Il progetto presentato dal Comune di Livorno sul “Riordino Straordinario degli Archivi Comunali”, con 66 punti ha ottenuto il secondo punteggio più alto nella classifica dei progetti ammissibili, dietro soltanto al Comune di Carrara. Questo ha comportato un finanziamento di 91 mila euro che uniti ai 121 mila messi in campo dal Comune, andranno a coprire il costo totale di 212 mila euro.
Una cifra importante per un progetto che permetterà a 28 lavoratori di essere impiegati part time (20 ore settimanali) per 6 mesi.
Questo il commento dell’assessore Martini:”Sono moto contenta del risultato ottenuto e ringrazio tutti gli uffici del Comune che hanno concorso alla stesura del progetto. Ritengo però grave che a fronte dei 3 milioni promessi ai disoccupati dell’area di crisi risultano finaziati progetti per soli 639 mila.
Nonostante le tante richieste e annotazioni tecniche ricevute la Regione ha voluto imporre un bando- capestro per i comuni sui quali ha scaricato una gestionai burocratica assurda e ai quali ha chiesto di assumere i maggiori oneri economici. Nonostante tutto Livorno ha fatto la sua parte, così come gli altri comuni dell’area di crisi, ma, evidentemente, la regione con consapevolezza ha voluto mantenere una posizione rigida e, a mio avviso irraginevole. Gli esiti del bando sono la triste prova del nove. Colgo inoltre l’occasione per sollecitare il presidente Rossi e l’Assessore Grieco a mantenere la promessa di dare continuità ai lavoratori assunti con il precedente bando al quale erano stati promessi vaucher formativi e per i ricollocamento dei quali non si è mai più saputo nulla nonostante i miei tanti solleciti. I primi 35 contratti del comune scadranno fra il 31 dicembre e i primi di gennaio e non si sa ancora nulla!”
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