“Salvini – si legge in una nota a firma Azione Livorno Antifascista – venerdì è tornato a Livorno dopo le provocazioni di martedì, ormai specialità del mestiere del ministro, che invece di lavorare ai problemi legati ai trasporti e alle infrastrutture del Paese, preferisce venire a fare passerelle elettorali blindando le città ai cittadini.
Il ministro, che si comporta più che altro come un signorotto accompagnato dai suoi sgherri, dopo aver annunciato che sarebbe passato al mercatino del venerdì ed essere stato respinto dai mercatari che hanno protestato rifiutandosi di ospitare nella loro casa un soggetto come Salvini, ha deciso di rinchiudersi dentro la Darsena Europa.
Invece che provare a parlare delle problematiche che la città affronta sul piano di trasporti, infrastrutture, casa, lavoro, sanità, scuola, Salvini afferma che: ‘A proposito di sicurezza, lo sgombero dell’ex caserma occupata è un obiettivo mio e della Lega. È vergognoso che i livornesi siano da anni ostaggio di gente che vive nell’illegalità e semina odio’”.
“Ci chiediamo di quale odio esattamente stia parlando il ministro – prosegue la nota -.
Ex Caserma è un posto che crea aggregazione, socialità, coscienza politica, formazione, mutuo aiuto a chi è in difficoltà, rete tra piccoli produttori, sostegno a case editrici e di produzione cinematografica indipendente. Al suo interno è passibile fare attività fuori dalle logiche di profitto e accessibili a tutte le persone. Sono presenti infatti una palestra popolare, una biblioteca e uno skatepark. Non solo, negli anni sono state fatte svariate volte raccolte fondi e cibo da destinare a chi vive situazioni di disagio perpetrate dallo Stato.
Ma chi negli anni ha attraversato il cortile di Caserma sa benissimo quale sia il clima che vi si respira all’interno.
L’unico ‘odio’ di cui ci vogliamo macchiare è quello di classe, e non abbiamo paura alcuna a dire che è un valore fondamentale per le analisi politiche che da decine di anni facciamo.
È quella rabbia di vederci arrivare a fine mese arrancando per l’aumento di bollette, mutui, spese quotidiane;
per la sicurezza e la precarietà sul lavoro, che se siamo fortunati a tornare a casa vivi dopo una giornata lavorativa, ci lascia con quattro spicci in tasca e l’impossibilità di svagarci dopo 10 ore di turni;
per le scuole che cascano a pezzi e dove va avanti una repressione dilagante che punisce gli studenti che provano a parlare di ‘pensiero critico’;
per la sanità, con strutture ospedaliere fatiscenti e che si sta privatizzando giorno dopo giorno, dove se non puoi pagarti la clinica privata devi stare in lista d’attesa per tempi assurdi, alle volte fatali per chi ha malattie gravi;
per mutui e affitti sempre più irraggiungibili, specialmente se sei giovane, e case dalle quali ti sgomberano se qualche riccone ha deciso di farci un B&B.
Dalla questione per il diritto all’abitare fino alla battaglia per un reddito dignitoso. Ex Caserma Occupata è sempre stata nelle lotte quotidiane della città e dalla parte degli ultimi. A differenza di Salvini e del suo governo che degli ultimi se ne fregano e anzi, li reprimono.
E potremmo andare avanti ancora per molto, ma il concetto è chiaro: noi non odiamo la maggioranza del Paese, gli sfruttati, come fa il governo.
Odiamo quella piccola minoranza che lucra sulle nostre spalle giorno dopo giorno, arricchendosi delle nostre fortune, quella minoranza che da anni sta ingrassando le industrie belliche che uccidono i palestinesi e affamano gli italiani”.
“L’Ex Caserma, così come il Teatrofficina Refugio, sono questo: spazi sociali, culturali, politici, e non si toccano.
Che Salvini si levi subito i nostri nomi dalla bocca, – conclude la nota – perché noi da qui non ci muoviamo, assieme a tutta la cittadinanza”.















Lascia un commento